Bambini diabetici senza assistenza a Campobasso Protestano i genitori costretti a lunghe trasferte

Il Tempo

Deborah Di Vincenzo – CAMPOBASSO – Bimbi diabetici senza possibilità di essere assistiti a Campobasso: esplode la protesta di genitori e associazioni. Da oltre tre anni infatti il Cardarelli non è più…

CAMPOBASSO. Bimbi diabetici senza possibilità di essere assistiti a Campobasso: esplode la protesta di genitori e associazioni. Da oltre tre anni infatti il Cardarelli non è più in grado di garantire il servizio di diabetologia pediatrica.

E così sono più di un centinaio i piccoli pazienti costretti a raggiungere strutture fuori regione anche due volte al mese, per poter essere assistiti in maniera adeguata. E tutto naturalmente con spese sostenute dai loro genitori. Una situazione ormai non più tollerabile e le famiglie sono pronte a ricorrere alle vie legali pur di veder ripristinato il servizio per i loro figli.

«Il servizio ha funzionato egregiamente fino al 2009 – ha spiegato Carmine Venditti, presidente dell’Associazione Giovani Diabetici del Molise – con un’equipe composta da medici, paramedici e personale di sostegno psicologico. Poi il blocco delle assunzioni e la carenza di fondi hanno fatto sì che i nostri piccoli pazienti, oltre cento bambini insulino dipendenti dai tre anni in su, siano costretti a lunghe trasferte per curarsi in altre regioni, con costi insostenibili a carico delle famiglie».

Le autorità sanitarie promettono di risolvere il problema in tempi brevi, ma a tutt’oggi le promesse non hanno avuto un seguito concreto al punto che, in questi anni, l’associazione ha dovuto far fronte all’emergenza a proprie spese.

«Ogni 15 giorni siamo riusciti a far arrivare da fuori un diabetologo per visitare i nostri pazienti – continua Venditti – ma le risorse economiche sono finite e la situazione adesso rischia di precipitare. A questo punto, se le promesse non verranno mantenute, ci rivolgeremo alla Procura della Repubblica».

«Quanto accade in Molise – è il commento di Antonio Cabras presidente della Federazione Nazionale Diabete Giovanile- non è purtroppo un fatto isolato. Riceviamo continuamente denunce di episodi di cattiva gestione delle risorse sanitarie, un settore in cui la garanzia del diritto alla salute dovrebbe essere sempre tutelata in un Paese civile. Soprattutto quando si tratta di bambini. Le istituzioni sanitarie regionali ci hanno dato ampie rassicurazioni: noi vigileremo e saremo pronti a seguire ogni via legale per tutelare i piccoli diabetici».

Deborah Di Vincenzo

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